Il tutto agisce sul fisico dell’uomo. Dall’esame organolettico (vista, profumo e gusto) deriva deriva un gradimento fisico, che diviene più forte con l’abbinamento vino/cibo. Anni addietro il vino veniva considerato come bevanda e alimento, ovvero un bene che soddisfa bisogni materiali. Col tempo, questo concetto è stato superato, legando il vino al soddisfacimento di bisogni “immateriali”, con la capacità di influire nella sfera spirituale suscitando emozioni che nascono dall’esame organolettico (visivo-olfattivo-degustativo) e dagli abbinamenti (cibo-vino).
Questo vino sollecita emozioni nascenti da un apparire luminoso carpito dal nero della notte.
Facilita la comprensione della personalità. Il bene e il buono hanno radici nel passato.
Accostamento ai sentimenti: emozioni
Dopo la tempesta risplenderà il sole. Così sarà perchè così è sempre stato.
Dopo la tempesta risplenderà il sole. Così sarà perchè così è sempre stato.
Per mandare al diavolo i cattivi pensieri. Chi vuol esser lieto sia, di doman non v’è certezza.
Per ricordare che il sole si leva tutti i giorni anche se non lo notiamo e che domani è sempre un altro giorno.
Evidenzia il positivo della realtà. Esalta e amalgama il buono del passato, del presente e del futuro.
Facilita la comprensione della personalità. Il bene e il buono hanno radici nel passato.
Esalta i momenti lieti ed induce a volersi bene per sempre.
I momenti dolci trovano in questo vino l’amalgama per la contunuità.
I giovani di buone speranze manifestano la loro qualità sin dall’alba della vita.
Per ricordare che il sole si leva tutti i giorni anche se non lo notiamo e che domani è sempre un altro giorno.